Rovigo, città d’arte e cultura, si svela come un tesoro inaspettato nel cuore del Veneto. I portici e le torri medievali, la spettacolare Rotonda, Palazzo Roverella…risulta difficile non lasciarsi incantare.
In generale, Rovigo è un gioiello nascosto, una città molto sottovalutata, ma ricca di spunti storici e culturali interessanti.
Sapevate, appunto, che Rovigo è chiamata “La città delle rose”?
Il nome deriva dal fatto che, nell’antichità, le rose in questi luoghi nascevano in maniera spontanea. Questo fatto era tanto conosciuto che anche Ludovico Ariosto, parlando di questa città, scrisse “la terra in cui produr di rose”, e sempre per questo il vescovo Paolo Cattaneo decise di spostare la sede vescovile qui.
Infatti, nei giorni delle scorrerie degli Ungari, in cui doveva portare in salvo la sua gente, ma non sapeva dove andare, sognò San Pietro che gli donava un pastorale fiorito di rose rosse…quindi, dove portarle se non a Rovigo?
Spostò qui la sua gente e fece costruire un possente castello per difenderli dai barbari. Se siete di passaggio, non potete non ammirare la Torre Donà, che è tutto ciò che ne resta oggi.
Palazzo Roverella, invece, è un maestoso edificio che, oltre ad ospitare mostre d’arte in continuo mutamento, possiede anche una Pinacoteca e una sezione archeologica: nella prima ci sono varie opere dei pittori operanti nella famosissima Accademia dei Concordi, mentre nella seconda ci sono reperti greco-romani e dell’Antico Egitto (addirittura due mummie!).
Da non perdere, in questi giorni, la mostra di Toulouse-Lautrec, fino al 30 giugno; un’occasione imperdibile per immergersi nell’arte bohémien della Belle Epoque.
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